
Judith Fenwick
La Voce dell’Oltre: La Vita di Judith Fenwick
Judith Fenwick nacque nel 1830 a Newcastle upon Tyne in una famiglia di mercanti. Figlia di Thomas Fenwick, uomo d’affari protestante, e Margaret, donna dallo spirito sensibile e mistica, Judith sviluppò sin da giovane una spiccata empatia e la capacità di entrare in stati di trance e visioni profetiche.
Nel 1848, in piena epoca vittoriana, Judith fu catturata dal fermento del nascente movimento spiritista britannico, ispirato alle sedute americane e alla filosofia trascendentale europea. Iniziò a condurre sedute spiritiche nella propria casa, guadagnando l’interesse di studiosi, iniziati e aristocratici alla ricerca di verità oltre il velo visibile.
Sebbene non fosse formalmente affiliata alla massoneria, Judith collaborò con logge femminili non ufficiali e società parallele come l’Ordine delle Sorelle di Iside e il Circolo della Verità Nascosta, gruppi che promuovevano la spiritualità femminile e l’interpretazione esoterica dei rituali antichi.
Nel 1855, durante una seduta medianica, Judith ricevette quello che definì Il Patto di Luce: un messaggio per riformare le pratiche occulte femminili, fondandole su amore, intuizione e disciplina spirituale. Tali rivelazioni vennero trascritte nel suo manoscritto più celebre, Le Chiavi di Selene, che esplorava simbolismi lunari, meditazioni e rituali del femminile sacro.
Durante gli anni ’60, studiò le opere di Aleister Crowley e Eliphas Lévi, mantenendo tuttavia un approccio più empatico e spirituale. Contribuì alla creazione di una rete di iniziatiche femminili che influenzò il movimento teosofico nascente, promuovendo una spiritualità più inclusiva.
Negli anni ’70 organizzò una serie di conferenze pubbliche a Londra — evento raro per una donna dell’epoca — su temi come “energia psichica”, “reincarnazione” e “spiriti guida”. Nonostante le critiche, il suo seguito crebbe, specialmente tra le donne in cerca di una via spirituale personale.
Judith Fenwick viene ricordata per aver democratizzato e femminilizzato il sapere occulto, sottraendolo alla rigidità patriarcale e rendendolo accessibile a una nuova generazione di iniziati e iniziatiche. Fu un ponte tra lo spiritismo popolare e l’occultismo esoterico.
Morì nel 1901 a Londra, lasciando lettere, manoscritti e annotazioni che ancora oggi sono custoditi in collezioni private e biblioteche dedicate all’occultismo. Il suo nome è tuttora venerato nei circoli spirituali come esempio di guida intuitiva e forza mistica femminile.