
Rasputin
Origini e infanzia
Figlio di un vetturino postale, Efim Jakovlevič Rasputin (1841-1916), devoto allo zar e a Dio, e di una contadina, Anna Vasil’evna Paršukova (1839-1906), Grigorij Rasputin nacque il 21 gennaio 1869 (9 gennaio secondo il calendario giuliano all’epoca in vigore) nel piccolo villaggio di Pokrovskoe, situato a 80 km a est di Tjumen’ nel governatorato di Tobol’sk (Siberia sudoccidentale)[2][3]; fu battezzato il giorno seguente, intitolato a San Gregorio di Nissa; tanto la nascita quanto il battesimo sono documentati dal registro parrocchiale del villaggio[4].
Grigorij era il quinto di nove figli, ma solo lui e una sorella, Feodosija (1875-1900), raggiunsero la maturità. Per anni alternò il lavoro dei campi all’allevamento di cavalli e all’attività di vetturino. Non frequentò la scuola ma, grazie a un forte carisma, attirò spesso l’attenzione degli altri; in ogni caso le poche informazioni disponibili sulla sua infanzia e giovinezza sono state tramandate da una figlia di Rasputin, Maria, e spesso vengono considerate inaffidabili[5].
Fin dalla giovane età dimostrò una indole estremamente riservata, tesa alla spiritualità e al misticismo ossessivo, fenomeno che in realtà era diffuso da secoli e frequente tra i popolani della Russia centrale che non avevano conosciuto l’oppressione della servitù della gleba tanto quanto era accaduto nelle campagne della Russia europea[6].
All’età di 8 anni Grigorij cadde in un torrente, insieme al fratello Michail; quest’ultimo morì a seguito di una polmonite che colpì entrambi. Tale evento colpì duramente Grigorij, che si isolò ulteriormente dal mondo[7].