Silas Netherby



Il Medico delle Ombre: La Vita di Silas Netherby

Silas Netherby nacque nel 1803 a Canterbury, nel Kent, da una famiglia di farmacisti e cerusici. Cresciuto tra i rimedi erboristici, gli alambicchi e le voci dei malati, Silas si appassionò fin da giovane al mistero della malattia non come evento fisico, ma come “disarmonia tra spirito e forma”. Il padre, Joseph Netherby, era un razionalista, mentre la madre, Beatrice, era una lettrice fervente di Swedenborg e mistica dilettante. Da loro, Silas apprese sia la disciplina scientifica che l’immaginazione spirituale.

Frequentò la Royal College of Physicians a Londra e si laureò in medicina nel 1827, specializzandosi in patologie nervose e disturbi dell’umore. La sua tesi verteva sull’effetto delle immagini mentali nella guarigione dei traumi fisici – un tema del tutto radicale per l’epoca. Affascinato dagli esperimenti di Franz Anton Mesmer, Silas si recò a Parigi nel 1831 per studiare il magnetismo animale presso il “Cercle de Magnétisme Harmonique”, dove apprese tecniche di induzione del sonno lucido, evocazione simbolica e diagnosi psicosomatica attraverso il tocco.

Tornato in Inghilterra nel 1834, aprì una clinica privata a Brighton per trattare quelli che definiva “corpi in guerra con l’anima”: isterie, melanconie, visioni notturne, possessioni, paure senza causa. Lì, divenne noto per l’uso di metodi non convenzionali, tra cui l’impiego di luci colorate, musica monotona, oli aromatici e sigilli tracciati sul corpo con una soluzione di menta e mirra.

Nel 1839 fu iniziato alla Loggia Massonica Heliacus n. 277, un gruppo piuttosto esoterico che si diceva praticasse rituali legati al ciclo delle eclissi e ai simboli astrologici. Silas divenne presto un membro influente, introducendo nelle catechesi massoniche nozioni tratte dal magnetismo, dalla teoria degli umori spirituali e dalla filosofia platonica dell’anima tripartita. Per lui, l’iniziazione era una forma di “cura”, un allineamento dei centri interiori con il logos cosmico.

Scrisse diversi trattati a circolazione privata, tra cui:

  • Le Sette Vibrazioni del Cuore (1844) – in cui proponeva una teoria secondo cui ogni emozione intensa lasciava una “risonanza organica” nel corpo, modificando la salute fisica;
  • Il Labirinto Vitale (1849) – un’esplorazione della struttura simbolica dei sogni nei pazienti affetti da “follia transitoria”;
  • De Corpore Astrale (1856) – il suo lavoro più ambizioso, in cui cercava di tracciare un’anatomia dell’aura e del cosiddetto “corpo sottile”, usando un misto di intuizione, diagrammi cabalistici e osservazioni cliniche.

A metà degli anni ’50, Silas cominciò a sviluppare una teoria secondo cui le malattie incurabili erano il risultato di parassiti psichici: pensieri ripetitivi, forme mentali negative o entità residuate da traumi. Nonostante il rigetto del mondo accademico, fu consultato da numerosi aristocratici, artisti e teosofi in cerca di guarigione “dell’ombra”.

Nel 1861 fu accusato di esercitare la medicina non ortodossa e sospeso temporaneamente dal Collegio dei Medici. Tuttavia, molti colleghi continuarono a consultarlo in privato, soprattutto per casi considerati “spiritualmente compromessi”. Il suo studio, pieno di simboli massonici, vasi sigillati, specchi neri e diagrammi astrologici, divenne leggendario.

Conobbe e frequentò Florence Nightingale, alla quale suggerì pratiche di guarigione simbolica per i soldati traumatizzati. La sua influenza fu anche indiretta: molte delle sue idee anticiparono quelle di Carl Jung sul “corpo simbolico” e sull’inconscio archetipico.

Nel 1870, ormai anziano, Silas fondò l’Istituto per lo Studio del Fluido Invisibile, una piccola comunità di medici, occultisti e guaritori che si riunivano nella sua casa per praticare esperimenti con campi magnetici, preghiere ritmiche e “acque informate” (acque trattate con simboli geometrici e luce). L’istituto fu attivo fino al 1904, e alcuni dei suoi registri sono conservati oggi presso la British Library.

Morì nel 1877, serenamente, dopo aver detto ai suoi assistenti:
“Il corpo ha esaurito la sua danza. Che l’anima torni al canto.”

Fu cremato in via non ufficiale – evento rarissimo per l’epoca – e le sue ceneri furono sparse nel bosco di Ashdown, in un luogo che definiva “energeticamente puro”. La sua sedia da lavoro, una poltrona di legno intagliato con motivi cabalistici e un disco d’argento incastonato nello schienale, è oggi conservata presso un museo privato dell’esoterismo inglese.

Silas Netherby viene oggi riconosciuto come uno dei precursori dell’approccio psicosomatico ed energetico alla medicina, un ponte tra la scienza nascente del XIX secolo e il pensiero magico-alchemico. La sua figura, avvolta in discreto mistero, continua a ispirare guaritori olistici e massoni esoterici moderni.